Se avete voglia, tempo e denaro, per accasciarvi 2+11+2 ore sul micro sedile di Economy class di un volo United Airlines*, senza contare le attese sui micro sedili dei gate degli aeroporti di mezzo emisfero boreale, qui troverete qualche spunto per farvi passare un po' di tempo nel Pacific Standard Time.
*che tra l'altro non offre nemmeno lo schermino personale, quindi ti tocca vedere quello che hanno scelto per te. Se non altro a questo giro sono rimasta in tema Portlandiano rivedendo Promised Land di Gus Van Sant.
Si va a cominciare con qualche informazione sull'ameno stato dell'Oregon, che per somiglianza manifesta potrebbe essere un ottimo luogo di vacanza per i cittadini della (un tempo) frizzante capitale sabauda spaventati dall'ignoto.
Il tutto nasce dall'assunto: l'Oregon è come il Piemonte e la Liguria messi insieme, con qualche spruzzata di Dolomiti e una popolazione decisamente più affascinante delle suddette regioni.
Via che si va con gli Oregon facts #1 - Getting ready
ovvero: prima di parlarvi di Portland e del resto, vi parlo di cose che parlano di...
1) Per prima cosa bisogna documentarsi.
Quindi: vi guardate tutte le stagioni di Portlandia. Rispolverate quella camicia di pile a quadrettoni che tenete chiusa in un cassetto dal '97 (voi - la sottoscritta la usa ancora, almeno a sciare), gli anfibi e una maglietta dei Breeders e piazzatevi sul divano, con una birra artigianale in mano se possibile.
Questa serie dirà tutto ciò che dovete sapere su Portland, sui suoi abitanti, sui suoi usi e costumi.
2) Se siete più da vecchia scuola, e senza una guida vi sentite persi, lasciate perdere la Lonely Planet (quella sugli Stati Uniti occidentali dice che Portland ha un lungomare.
Distanza da Portland al mare: 77,9 miglia.
Ritenta con lungofiume semmai e sarai più fortunato).
Allora dicevo, se siete vecchia scuola ecco un paio di acquisti fatti in loco che si sono rivelati piuttosto utili:
A sinistra:
Portlandia, a guide for visitors, di Fred Armisen e Carrie Brownstein, Grand Central Publishing, Boston-New York, 2012
Esilarante, e utile, essere accompagnati per la città dai personaggi dello show.
A destra:
This is Portland, di Alexander Barrett, Cantankerous Titles, Portlans, 2013 (una delle 3000 copie stampate, mica pizza e fichi)
Lui lo amavo per i filmati informativi su Portland che sono stati la colonna portante di questi mesi di preparazione, e li trovate sul canale YouTube di TravelPortland
3) Per capire se la città vi ispira niente di meglio che vedere a chi ha dato i natali.
Per dire, a Portland sono nati John Reed, quello de I dieci giorni che sconvolsero il mondo, Chuck Palahniuk e Matt Groening per dirne tre a caso.
4) Portland dal 2003 è gemellata con Bologna, ma il numero di hipster non è nemmeno lontanamente paragonabile. Non so quanto questo deponga a suo favore, ma sicuramente qui hipster non è una moda, ma uno stile di vita, poi soprattutto a nessuno frega molto di come vai in giro combinato.
5) Portland è la città delle rose, come recitano pure vezzosi cartelli sulle macchine della polizia.
Ora che ne sapete qualcosa in più, scommetto che non vedete l'ora di leggere il seguito....
2 commenti:
Muoio dalla curiosità di vedere i "vezzosi cartelli sulle macchine della polizia" che ricordano la presenza delle rose ovunque :-DDD
Purtroppo le foto mancano perché fotografare le macchine della polizia nn credo sia mai una buona idea, per quanto piacevoli alla vista
Posta un commento