lunedì 1 luglio 2013

Oregon facts #1 - Getting ready

Tornata sotto la Mole dopo una breve ahimé trasferta sulla West Coast, la Giù ha deciso di riunire qui qualche informazione più dettagliata sulla meta del suo viaggio, ovvero l'Oregon e la California del Nord.

Se avete voglia, tempo e denaro, per accasciarvi 2+11+2 ore sul micro sedile di  Economy class di un volo United Airlines*, senza contare le attese sui micro sedili dei gate degli aeroporti di mezzo emisfero boreale, qui troverete qualche spunto per farvi passare un po' di tempo nel Pacific Standard Time.

*che tra l'altro non offre nemmeno lo schermino personale, quindi ti tocca vedere quello che hanno scelto per te. Se non altro a questo giro sono rimasta in tema Portlandiano rivedendo Promised Land di Gus Van Sant.

Si va a cominciare con qualche informazione sull'ameno stato dell'Oregon, che per somiglianza manifesta potrebbe essere un ottimo luogo di vacanza per i cittadini della (un tempo) frizzante capitale sabauda spaventati dall'ignoto.

Il tutto nasce dall'assunto: l'Oregon è come il Piemonte e la Liguria messi insieme, con qualche spruzzata di Dolomiti e una popolazione decisamente più affascinante delle suddette regioni.

Via che si va con gli Oregon facts #1 - Getting ready


ovvero: prima di parlarvi di Portland e del resto, vi parlo di cose che parlano di...

1) Per prima cosa bisogna documentarsi.


Quindi: vi guardate tutte le stagioni di Portlandia. Rispolverate quella camicia di pile a quadrettoni che tenete chiusa in un cassetto dal '97 (voi - la sottoscritta la usa ancora, almeno a sciare), gli anfibi e una maglietta dei Breeders e piazzatevi sul divano, con una birra artigianale in mano se possibile. 
Questa serie dirà tutto ciò che dovete sapere su Portland, sui suoi abitanti, sui suoi usi e costumi.

2) Se siete più da vecchia scuola, e senza una guida vi sentite persi, lasciate perdere la Lonely Planet (quella sugli Stati Uniti occidentali dice che Portland ha un lungomare. 

Distanza da Portland al mare: 77,9 miglia.

Ritenta con lungofiume semmai e sarai più fortunato).

Allora dicevo, se siete vecchia scuola ecco un paio di acquisti fatti in loco che si sono rivelati piuttosto utili:



A sinistra: 
Portlandia, a guide for visitors, di Fred Armisen e Carrie Brownstein, Grand Central Publishing, Boston-New York, 2012

Esilarante, e utile, essere accompagnati per la città dai personaggi dello show.

A destra:
This is Portland, di Alexander Barrett, Cantankerous Titles, Portlans, 2013 (una delle 3000 copie stampate, mica pizza e fichi)

Lui lo amavo per i filmati informativi su Portland che sono stati la colonna portante di questi mesi di preparazione, e li trovate sul canale YouTube di TravelPortland




3) Per capire se la città vi ispira niente di meglio che vedere a chi ha dato i natali.

Per dire, a Portland sono nati John Reed, quello de I dieci giorni che sconvolsero il mondo, Chuck Palahniuk  e Matt Groening per dirne tre a caso.



4) Portland dal 2003 è gemellata con Bologna, ma il numero di hipster non è nemmeno lontanamente paragonabile. Non so quanto questo deponga a suo favore, ma sicuramente qui hipster non è una moda, ma uno stile di vita, poi soprattutto a nessuno frega molto di come vai in giro combinato.


5) Portland è la città delle rose, come recitano pure vezzosi cartelli sulle macchine della polizia.




Ora che ne sapete qualcosa in più, scommetto che non vedete l'ora di leggere il seguito....


2 commenti:

Minerva ha detto...

Muoio dalla curiosità di vedere i "vezzosi cartelli sulle macchine della polizia" che ricordano la presenza delle rose ovunque :-DDD

La Giù ha detto...

Purtroppo le foto mancano perché fotografare le macchine della polizia nn credo sia mai una buona idea, per quanto piacevoli alla vista

Related Posts with Thumbnails