giovedì 28 gennaio 2010

Shhhhhh!

Un bel tacer non fu mai scritto.

Parliamo di cinema.
Ma non di film, di critica o di storia, ma di cinema come piacevole esperienza che mi concedo a cadenza più o meno settimanale. Adoro andare al cinema, adoro le poltrone, la moquette, l'odore di polvere, le pubblicità prima dei film, i trailer, il buio in sala, stare seduta fino all'ultimo titolo di coda. Ma più di tutto adoro il silenzio in sala.
Sarà che sto invecchiando precocemente, che sopporto poco le persone, che sono scorbutica peggio di Lucy Van Pelt... Ma il punto è che se io vado al cinema, non è per passare il tempo, per ripararmi dalla pioggia, per pomiciare (e questo termine dimostra tutta la mia età), ma curiosamente, per guardare un film. Che significa, in genere, anche ascoltare un film. Anche quando, alle orecchie di un profano, non si presenta altro che silenzio. Perchè presumo che, se un regista lascia scorrere le immagini in silenzio, ci sia un motivo.

Quindi, provo notevole fastidio a sentire commenti, battute, vibrazioni telefoniche, conversazioni telefoniche (ma c*zzo rispondete???). Appoggio le risate, specie se il film è veramente divertente, anche quelle di cuore, eccessive ma in qualche modo coinvolgenti.
Volete commentare il film? Attendete l'uscita in DVD e commentatelo con il regista.
Provate un irrefrenabile desiderio di comunicare? Ci sono i bar, le strade, i portici... uscite e mettete in moto la lingua.
Volete dar sfogo alle vostre turpi pulsioni? Che ne dite di un bel locale per scambisti?
Tutti gli altri suoni che provengono dalla vostra bocca, a partire dalla comparsa sullo schermo del simbolo del primo produttore, mi infastidiscono profondamente.
Quindi, confesso, sono io che in sala faccio SHHHHHHHHH.
Vi irrita vero? Non sapete quanto mi irritate voi...

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