giovedì 16 dicembre 2010

Malanni di stagione

In attesa di preparare un resoconto dettagliato del mondo che si è aperto ai miei occhi profani grazie a un innocuo aperitivo per il compleanno di un'amica, sono costretta a casa da tosse e acciacchi vari.

Ora, se la mia vita fosse un film, e se il film fosse una commedia romantica americana, a quest'ora busserebbe alla mia porta LUI, che in genere ha le fattezze di Tom Hanks, ma nel mio caso preferirei che so, Colin Firth (lo so che è inglese, ma vuoi mettere?).
Arriverebbe a portare conforto, brodo di pollo e tè caldo. Uh sì, e fiori.
Non farebbe caso al mio aspetto, per quanto, essendo pur sempre un film, io avrei soltanto i capelli elegantemente scompigliati e gli occhi lucidi (per la febbre o l'emozione).
Veglierebbe amorevolmente sul mio sonno e la mattina dopo mi sveglierei radiosa.

Ma non essendo un film, sono qui scossa dalla tosse, col frigo semivuoto e zero voglia di cucinare qualcosa di più complicato di una minestrina. E stasera vado a letto con la borsa dell'acqua calda.
Sgrunt.

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