lunedì 14 febbraio 2011

Se non ora, quando?

Ieri a Torino c'era tanta gente in piazza.
Tante donne, giovani, anziane, madri, figlie, nipoti.
Tanti uomini, mariti, padri,figli, amici.

Ombrelli colorati per proteggersi dal fango che ci piove addosso ogni giorno e gomitoli di lana colorata per intrecciare una rete di solidarietà.

C'erano cartelli spiritosi, bambine vestite da fatine che camminavano orgogliose con il loro striscione. C'era musica e gente che ballava, c'erano i cori e le risate.

C'erano signore che probabilmente l'ultima volta che sono scese in piazza era per la Liberazione di Torino.


C'era l'Italia che sai che c'è, anche se ogni tanto ti sembra non ci sia, e allora c'erano i commenti stupiti: "Ma quanti siamo?"
C'erano gli sguardi di riconoscimento da scambiare con perfetti estranei, perché se sei qui anche tu vuol dire che un po' ci somigliamo.
Ieri a Torino era una giornata da ricordare.

1 commento:

Minerva ha detto...

Bello, bello, bello - sai che molti altri miei bloggers stanno postando da Torino con la medesima commozione? Probabilmente è stata la manifestazione più riuscita per ciò che ha lasciato nel vuore delle persone, in cui più s'è sentita la dimensione di 'comunità' - una comunità gentile, sorridente, non rancorosa né violenta.

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