giovedì 17 aprile 2008

The day after (2): postilla



Vista la depressione in giro, meno male che avevo il biglietto per i Gogol Bordello.

Così ieri sera mi porto a Venaria *

*parto in ritardo, ovvio, e sono costretta a passare un po' i limiti in tangenziale. Poi io di solito mi stampo le piantine da Google per poi lasciarle a casa, come ho fatto andando a Chamonix, quindi navigo a vista finchè per fortuna avvisto il Teatro Concordia.

Il gruppo di supporto erano gli Skindred - ammetto di non averli mai sentiti - belli potenti, comunque. Il pubblico era freddino anche perchè tutti aspettavano i GB e questi facevano un genere leggermente più duro, presumo fossero discretamente incazzati dopo il concerto. Comunque congrats per l'impegno e il volume.

Poi sono arrivati i Gogol Bordello ed è partito il casino (letteralmente visto il nome).
Raramente ho visto un pogo così globale e generalizzato. Loro suonano da paura, l'ultimo pezzo l'hanno tirato per 20 minuti...da spaccare le casse.
Eugene Hütz, genio e sregolatezza, cantore punk di tradizione ukraina, dal vivo è sensazionale: artista/attore/performer/musicista....
La canzone più cantata dal pubblico è una novità del repertorio. Eugene dice di averla imparata solo il giorno prima, ma quando inizia il pubblico non fa fatica a seguirlo: "Chi non salta Berlusconi è, è..."


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Annotazioni della serata:
Pubblico: vasto e indifferenziato tra punk pierciati e famigliole al completo
Bevande: Birra tra il pubblico e vino rosso sul palco
Miglior pettinatura: indubbiamente la chioma scapigliata del buon Eugene
Miglior tenuta: gli shorts con gli strass verdi delle coriste/percussioniste/ ballerine
Souvenir della serata: cedo alla tentazione della maglietta tarocca (5 euri) delle bancarelle fuori. Per la cronaca è a righe viola e nere (Start wearing purple!!) con il logo giallo! Dubito avrò il coraggio di metterla.

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