Che dire?
Quest'anno il 25 aprile a Torino è stato piuttosto frenetico.
Nell'ordine:
- Concerto tradizionale in Piazza Castello
- V2-Day di Grillo in Piazza San Carlo
Sorvolo le sterili polemiche sulla contemporaneità dei due eventi.
Al primo io ci vado tutti gli anni, è ormai una tradizione.
Al secondo ci sono andata con curiosità, anche perchè avevo per casa 3 e dico 3 couchsurfers che erano venuti apposta da Venezia .
Allora, il V-Day è stato interessante, Grillo ha una notevole presenza scenica e come dargli torto a volte? Il miglior intervento resta quello di Travaglio.
Bello anche il concertino di Frankie HiNRG-Mc, ma questo è campanilismo.
Il palco del concerto di Piazza Castello era microscopico confronto a quello del V-Day però...C'erano i Lou Dalfin, Gianmaria Testa, Finardi e le Malecorde (che con discrete versioni di Oltre il Ponte e Fischia il vento hanno risvegliato la mia anima resistente).
Last but not least: i Marlene Kuntz, gioia e orgoglio di noi cuneesi, che hanno chiuso la serata con un signor concerto. Era un po' che non li sentivo, ma fanno sempre lo stesso effetto.
Cristiano Godano assomiglia sempre più a un mistico*
*vedere la foto sul risvolto di copertina del suo libro di racconti
ma sarei pronta a convertirmi a qualunque religione fondasse. Insomma, uno che presenta il gruppo dicendo "Amerei introdurvi..." ha troppo stile :)
mercoledì 30 aprile 2008
giovedì 17 aprile 2008
The day after (2): postilla
Vista la depressione in giro, meno male che avevo il biglietto per i Gogol Bordello.
Così ieri sera mi porto a Venaria *
*parto in ritardo, ovvio, e sono costretta a passare un po' i limiti in tangenziale. Poi io di solito mi stampo le piantine da Google per poi lasciarle a casa, come ho fatto andando a Chamonix, quindi navigo a vista finchè per fortuna avvisto il Teatro Concordia.
Il gruppo di supporto erano gli Skindred - ammetto di non averli mai sentiti - belli potenti, comunque. Il pubblico era freddino anche perchè tutti aspettavano i GB e questi facevano un genere leggermente più duro, presumo fossero discretamente incazzati dopo il concerto. Comunque congrats per l'impegno e il volume.
Poi sono arrivati i Gogol Bordello ed è partito il casino (letteralmente visto il nome).
Raramente ho visto un pogo così globale e generalizzato. Loro suonano da paura, l'ultimo pezzo l'hanno tirato per 20 minuti...da spaccare le casse.
Eugene Hütz, genio e sregolatezza, cantore punk di tradizione ukraina, dal vivo è sensazionale: artista/attore/performer/musicista....
La canzone più cantata dal pubblico è una novità del repertorio. Eugene dice di averla imparata solo il giorno prima, ma quando inizia il pubblico non fa fatica a seguirlo: "Chi non salta Berlusconi è, è..."
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Annotazioni della serata:
Pubblico: vasto e indifferenziato tra punk pierciati e famigliole al completo
Bevande: Birra tra il pubblico e vino rosso sul palco
Miglior pettinatura: indubbiamente la chioma scapigliata del buon Eugene
Miglior tenuta: gli shorts con gli strass verdi delle coriste/percussioniste/ ballerine
Souvenir della serata: cedo alla tentazione della maglietta tarocca (5 euri) delle bancarelle fuori. Per la cronaca è a righe viola e nere (Start wearing purple!!) con il logo giallo! Dubito avrò il coraggio di metterla.
The day after (2) ovvero: The day after the day after
Benvenuti in Italia, 15 aprile 2008 (XIV era berlusconiana)*
*so che ci sono stati degli intermezzi, ma io comincio a contare dal 1994
Oggi ho superato lo sconcerto/sconforto/scontento.
E mi sono resa conto che da quasi quindici anni ormai, l'Italia è rappresentata nell'immaginario comune da un individuo che rappresenta solo cose che odio:
arroganza
supponenza
sfoggio della ricchezza
una discreta dose di ignoranza
e molte altre che non mi sembra carino scrivere qui, ché in fondo sono una signora
Capita che ti risvegli e, anche se sai come è andata, e lo sapevi anche prima, le notizie sui giornali ti arrivano come una doccia gelata... E negli occhi della gente sull'autobus o in metropolitana cerchi un simile smarrimento, o al contrario il brillio della vittoria. Ma non vedi niente di diverso dalla solita apatia mattutina.
Ci aspettano cinque (?) lunghi anni.
*so che ci sono stati degli intermezzi, ma io comincio a contare dal 1994
Oggi ho superato lo sconcerto/sconforto/scontento.
E mi sono resa conto che da quasi quindici anni ormai, l'Italia è rappresentata nell'immaginario comune da un individuo che rappresenta solo cose che odio:
arroganza
supponenza
sfoggio della ricchezza
una discreta dose di ignoranza
e molte altre che non mi sembra carino scrivere qui, ché in fondo sono una signora
Capita che ti risvegli e, anche se sai come è andata, e lo sapevi anche prima, le notizie sui giornali ti arrivano come una doccia gelata... E negli occhi della gente sull'autobus o in metropolitana cerchi un simile smarrimento, o al contrario il brillio della vittoria. Ma non vedi niente di diverso dalla solita apatia mattutina.
Ci aspettano cinque (?) lunghi anni.
martedì 15 aprile 2008
The Day after (1)
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Appena mi riprendo scrivo qualcosa.
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Appena mi riprendo scrivo qualcosa.
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giovedì 10 aprile 2008
Il grande Boh
Mah.... questo è un periodo di dubbi inespressi e domande reiterate.
Attese e rimpianti.
Pause e riflessioni.
Sospetti e previsioni.
Che voglia dire non lo so nemmeno io.
Ma in questi giorni la mia colonna sonora è:
Thunder Road del Boss
Someday degli Ash
By this river di Brian Eno
Attese e rimpianti.
Pause e riflessioni.
Sospetti e previsioni.
Che voglia dire non lo so nemmeno io.
Ma in questi giorni la mia colonna sonora è:
Thunder Road del Boss
Someday degli Ash
By this river di Brian Eno
giovedì 3 aprile 2008
Il cielo su Torino
Martedì 1 aprile 2008
Concerto dei Subsonica al Palastampa.
Superati i dubbi di ritrovarmi a essere la zia di tutti quanti e trovato sostegno in Anto che, non paga di essere già andata al primo concerto di questo tour, ha deciso di bissare l'esperienza, prendo il biglietto il giorno dell'annunciato rinvio.
Al concerto il buon Samuel si presenta con poca voce, ma tanto è lo stesso... il concerto diventa una specie di karaoke di massa e sono convinta che anche i muri del Palastampa, che non so come si chiama adesso (Mazda, ex Palastampa??), le parole di Tutti i miei sbagli le sappiano a memoria.
Il palco ipertecnologico è un po' strano ma mooooooolto coreografico.
Altre annotazioni varie:
- Età media del pubblico: più alta di quello che aspettavo
- Genere: un sacco di uomini soli o in gruppo e non solo al rimorchio della fidanzata
- Celebrità avvistate: pochine, solo Madasky e Fabio Troiano (da tutte indicato come "Ehi, ma quello non è quello che fa RIS??") accompagnato da un altro attore dello Stabile di Torino, Giuseppe Loconsole, che per me rimane l'Orco Rubio della Melevisione.
- Fashion victim(s): ma quanti soldi si fa Frav solo con i concerti dei Subsonica??
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