Torno sotto la Mole dopo un po' di assenza dovuta a progetti paralleli.
Ma oggi mi sembra giusto ritornare su questa festa che non è fatta solo di mimose avvizzite pronte per il macero e spacciate a peso d'oro a quei gonzi che pensano basti il bel gesto per farsi perdonare le mancanze degli altri 364 giorni dell'anno.
Questo 8 marzo 2010 spero sarà ricordato come il day after la vittoria agli Oscar di Kathryn Bigelow. Che porta a una serie di considerazioni:
1 - non è mai troppo tardi per prendersi una bella rivincita contro l'ex marito - sentito James?
2 - L'Academy fa vincere un film sull'Iraq, e non uno con una divisione manichea tra buoni/cattivi, tecnologia/natura. Spero sia segno che l'America inizia a riflettere sulle guerre in corso
3 - si può essere donna e vincere un Oscar per un film molto maschile
4 - si può essere registe e assolutamente favolose
5 - si può avere 58 anni ed essere così (o almeno lei può):
Grazie Kathryn. You go, girl!
lunedì 8 marzo 2010
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